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COVID-19. Come il nuovo Coronavirus è arrivato all’uomo.

Il nuovo CORONAVIRUS (SARS-CoV-2) identificato per la prima volta nella città di Wuhan (Cina) alla fine del 2019 correlato alla malattia chiamata COVID-19 si è diffuso rapidamente a livello mondiale determinando una delle più gravi pandemie della storia moderna.
Questo virus arrivato all’uomo attraverso un salto di specie (spillover) si diffonde principalmente per via respiratorio ma anche la via intestinale ed il contatto con le mucose hanno un ruolo importante.
LA PATOLOGIA che sviluppa interessa l’intero albero respiratorio fino ad interessare le strutture più profonde (alveoli) deputate agli scambi gassosi potendo determinare quindi anche gravi stati di insufficienza respiratoria. E’ apparso inoltre del tutto evidente che il SARS-CoV-2 COVID-19 può interessare anche il Sistema Nervoso e la Coagulazione del sangue a tal punto che la formazione improvvisa di trombi è stata imputata di molte morti determinatesi molto rapidamente.
I SINTOMI come vedremo anche più avanti vanno dalla tosse, febbre, perdita del gusto e/o dell’olfatto all’astenia (spossatezza anche marcata), mal di gola, mal di testa, diarrea, congiuntivite fino all’incapacità di respirare (insufficienza respiratoria spesso grave) ed alla morte.
IL TEMPO DI INCUBAZIONE (periodo tra contagio e sviluppo sei sintomi) oscilla generalmente tra 2 e 11 giorni non superando mai i 14 giorni, periodo quest’ultimo che corrisponde alla quarantena (periodo di isolamento precauzionale).

NUOVO CORONAVIRUS SARS-COV 2 E PATOLOGIA COVID-19. ANCORA PURTROPPO MOLTE INCERTEZZE.
Alla data di pubblicazione di questo articolo i MORTI CONFERMATI legati all’infezione COVID-19 sono a livello mondiale circa 842.000 dei quali in Italia almeno 35.470; dati purtroppo ancora in crescita e che molti ritengono comunque probabilmente sottostimati.
Ciò nonostante ancora oggi c’è molta controversia direi su tutto; comprese terapie ed immunità post-infezione. Si tratta di una patologia per la quale quindi le conoscenze sono in costante evoluzione.
E’ emerso comunque anche nella nostra esperienza che la precocità del trattamento è fondamentale come altrettanto importante è una adeguata assistenza respiratoria nelle fasi avanzate della malattia. Altrettanto importante si è dimostrata la precoce prevenzione di fenomeni tromboembolici.
COVID-19. IMPLICAZIONI SULLA GRAVIDANZA. ESSERE INCINTA PUÒ’ FAVORIRE UN’EVOLUZIONE GRAVE DELLA MALATTIA?

Il COVID-19 nella gran parte dei casi e particolarmente nei soggetti giovani decorre senza particolari complicazioni in gravidanza.
Non c’è al momento evidenza di un maggior rischio di aborto e di effetti teratogeni (malformativi) sul feto.
Le evidenze a sostegno di un maggior rischio di iposviluppo fetale non sono conclusive e le complicanze più frequenti sono legate a problemi respiratori e Minaccia di Parto Prematuro.
LE MODIFICHE LEGATE ALLA GRAVIDANZA determinano nell’organismo femminile comunque un momento di maggiore vulnerabilità nel corso di una eventuale infezione COVID-19.
Gli adattamenti respiratori legati alla gestazione, la fisiologica ipercoagulabilità delle gestanti e le modificazioni del sistema immunitario posso esporre alcune categorie di pazienti a maggior rischio di complicazioni talvolta anche improvvise e non prevedibili.
DONNE A MAGGIOR RISCHIO DI SVILUPPARE UNA FORMA SEVERA COVID-19 IN GRAVIDANZA
Sono state identificati alcuni gruppi di donne a maggior rischio di sviluppare forme severe di infezione COVID-19.
Ponete particolare attenzione quindi (fonte UK Obstetrics Surveillance System, May 2020):
- Se siete nel III trimestre di gestazione;
- Se avete un’età >35aa;
- Se siete sovrappeso od obese;
- Se soffrite di malattie croniche preesistenti, Diabete, Ipertensione Arteriosa;
- Se siete di origine asiatica o africana.
SONO INCINTA: COME POSSO PROTEGGERMI DAL COVID-19? HO PIU’ PROBABILITA’ DI INFETTARMI?
Una donna incinta ha la STESSA PROBABILITÀ’ DI INFETTARSI da SARS-CoV-2 di qualsiasi altro individuo. Essere gravida non aumenta quindi la tua probabilità di ammalarti.
Le strategie di prevenzione fino a quando non sarà disponibile un vaccino sono sostanzialmente quelle raccomandante a tutta la popolazione. Quindi:
- evita luoghi affollati;
- mantieni sempre la distanza di almeno un metro con le altre persone;
- lava spesso o disinfetta frequentemente le mani;
- in presenza di persone che non convivono con te, nei luoghi pubblici ed in ambienti chiusi usa ed invita gli altri ad usare una mascherina chirurgica che copra bene naso e bocca;
- non toccare le mucose (occhi e bocca) e quando starnutisci usa fazzoletti usa e getta oppure fallo all’interno del gomito;
- verifica la possibilità di condurre il corso di preparazione al parto online ed anche in ambulatorio ed in ospedale fai attenzione al distanziamento sociale;
- chiedi al tuo curante e all’Ospedale dove partorirai la possibilità di limitare le visite anche attraverso strumenti di teleconsulto;
- fai le vaccinazioni di routine raccomandate;
- pulisci e disinfetta accuratamente le superfici;
- consulta precocemente il tuo Medico o l’Ospedale dove sei seguita se avverti febbre, sintomi respiratori oppure se sei stata in contatto con una o più persone positive al SARS-CoV-2.
Molti Ospedali al fine di garantire il distanziamento sociale hanno già da tempo avviato corsi di preparazione alla nascita e tecniche di videoconsulto in momenti particolari della gravidanza dove non è necessaria la presenza fisica della gestante.

Fonte infografica: American Journal of Perinatology.
QUALI SINTOMI DA IL CORONAVIRUS? QUALI TEST DIAGNOSTICI VENGONO UTILIZZATI?
I sintomi tipici di una infezione da Coronavirus sono:
- Febbre
- Tosse, mal di gola
- Incapacità a percepire odori e sapori
- Difficoltà respiratoria
- Mal di testa
- Debolezza
Fai quindi molta attenzione all’insorgenza di questi sintomi, particolarmente se sei stata già vaccinata per la comune influenza o hai avuto un contatto a rischio nei giorni antecedenti.
I TEST DIAGNOSTICI: gli esami per fare diagnosi COVID-19 sono in continua evoluzione. Attualmente abbiamo due tipi di test:
- I TEST SIEROLOGICI identificano nel sangue la presenza di anticorpi prodotti dall’organismo contro il Coronavirus e quindi testimoniare l’avvenuto contatto con il virus. E’ un test attualmente molto usato per il personale sanitario e generalmente non è usato per individuare una positività (presenza del virus) in gravidanza. Non è ancora chiaro se questa presenza di anticorpi è realmente in tutti i casi in grado di proteggere dalla reinfezione. Sangue iperimmune (contenente alte quantità di questi anticorpi) è stato usato anche a fini terapeutici in casi gravi.
- IL TAMPONE NASO-FARINGEO è il test diagnostico per eccellenza ed il suo uso è in costante aumento. Rileva direttamente la presenza del virus. Non è però da escludere che alcune positività persistenti siano anche talvolta legate alla identificazione di frammenti virali presenti nelle mucose fino al completo ricambio di queste ultime. E’ RACCOMANDATO alle tutte le donne incinta prima del PARTO ed anche alla persona che designano per la presenza in Sala Parto. Consente di per fare DIAGNOSI di infezione o identificare lo stato di portatore. Al fine di ridurre il rischio di contagio è stato esteso a tutte le persone che necessitano di ricovero ospedaliero.
SONO POSITIVA AL COVID-19. IL VIRUS INFETTERA’ ANCHE IL MIO BAMBINO IN UTERO? POSSO PARTORIRE SPONTANEAMENTE?
Riguardo la possibilità di TRASMISSIONE VERTICALE del SARS-CoV-2 dalla mamma al feto possiamo dire che questa evenienza è possibile ma fortunatamente non frequente. Non si esclude tra l’altro che alcuni casi di positività del neonato possano essere legati ad un contagio al momento del parto o ad un tempo successivo.
Il parto nella gran parte dei casi può avvenire per via vaginale ed anche nella nostra casistica molte donne hanno partorito spontaneamente. Talvolta sulla base delle condizioni cliniche si può rendere necessaria un’induzione prima del termine.
Il Taglio Cesareo rimane un’opzione nelle classiche indicazioni ostetriche (es. presentazione podalica non risolvibile) ed in caso di grave compromissione delle condizioni generali.
SE CONTRAGGO IL SARS-COV-2 POTRO’ ALLATTARE ED ACCUDIRE IL MIO BAMBINO?
Certamente si. Le evidenze al momento disponibili non confermano la presenza del virus nel latte materno.
L’allattamento viene quindi incoraggiato tutte le volte che è possibile ed è davvero molto importante. Fa bene al bambino ma anche alla mamma e contribuisce a costruire un legame ottimale tra i due.
Nella nostra esperienza gran parte delle mamme ha allattato ed i neonati sono stati distanziati solo per brevi periodi cercando nella maggior parte dei casi comunque di tenerli nella stessa stanza delle mamme.
Il contatto pelle a belle non è controindicato purchè condotto nel rispetto delle regole di sicurezza ed il ritorno a casa dovrebbe avvenire per mamma e neonato se possibile contestualmente; la componente psicologica in donne che spesso hanno sperimentato lunghi periodi di isolamento va attentamente valutata e tutelata.
L’uso della mascherina, l’igiene delle mani e dell’ambiente, il posizionamento della culla a distanza di sicurezza, il controllo costante del neonato ed il follow-up neonatologico e pediatrico sono sempre importanti.

Fonte infografica: American Journal of Perinatology
IL PARTO AI TEMPI DELLA PANDEMIA COVID-19
Il rischio di infezione ha comportato alcune modifiche dei profili di assistenza alla gravidanza ed al parto.
In molti centri ed anche nel nostro viene RACCOMANDATO un tampone per COVID-19 prima del parto sia alla gravida che alla persona che la donna designa per essere presente alla nascita.
VERIFICATE le raccomandazioni del vostro Centro di Riferimento (Punto Nascita).
Le regole di distanziamento hanno portato anche all’adeguamento dei percorsi assistenziali con l’implementazione di consulti telematici, corsi online, distanziamento.
La limitazione delle visite durante il ricovero, l’uso costante delle mascherine, il controllo dei visitatori è purtroppo una necessità inderogabile comune a tutti gli ospedali in questo periodo pandemico.
Tuttavia è possibile rispettare il desiderio di fisiologia e naturalità delle donne.

📚 PER APPROFONDIMENTI:
- Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19. Istituto Superiore di Sanità. Rapporto n. 45/2020;
- Ministero della Salute. Covid-19 Donne.
- Coronavirus (COVID-19) Infection in Pregnancy. RCOG. V.II, Friday 24 July 2020;
- American Journal of Perinatology 19 July 2020 (online). Perinatal COVID-19 Infection Prevention: Infographics for Patients and providers.
- Pregnancy, Childbirth, breastfeeding and COVID-19. WHO.
- Covid-19: outcomes in infected pregnant women in UK. TheBMJ 27 July 2020. Covid-19: UK Obstetrics Surveillance System (UKOSS) study in context. https://www.bmj.com/content/370/bmj.m2915
- Covid-19: outcomes in infected pregnant women in UK. TheBMJ 27 July 2020. Covid 19 Obstetrics Surveillance System (UKOSS) study in context.
Medico Chirurgo è Specialista in Ginecologia Ostetricia ed Endocrinologia.
Già Responsabile della UOS di Endocrinologia Ginecologica presso l’Area Vasta n. 3 dell’ASUR Marche, attualmente è Direttore presso la stessa Azienda Sanitaria della UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Civitanova Marche.
Svolge anche attività libero professionale (segreteria pazienti: +39.337.634491).